Jun 9, 2011

SPAZIO PER EVENTUALI MODIFICHE

Considerato il lontano inizio della nuova stagione, ho creato questo spazio per le proposte di eventuali modifiche e quindi anche possibili migliorie del giuco.

La mia prima proposta si focalizza sull'utilizzo del modificatore.
Durante la stagione, a volte, trovavo difficoltà a schierare i 4 centrocampisti, ma non volevo mettere neanche i 4 difensori pensando ad una giornata sfavorevole e quindi ad un eventuale malus. La mia proposta è quella di dare la possibilità ad ogni coach di usufruire o meno del modificatore, scrivendo alla fine della formazione la NON volontà.

Voi che ne pensate?

Jun 6, 2011

Pagellone di fine anno

La vendetta è un piatto che va servito freddo, si dice. Ma quest'anno anche il commento finale lo serviamo freddo, e sono sicuro che potrebbe risultare indigesto a qualcuno. Il giudizio insindacabile di Fab, però, è così: prendere o lasciare. Io mi prendo, e voi?

Lerner Brema. Rabbia, sudore, determinazione. E un po' di cacarella finale. Così il vecchio volpone Fabbra è riuscito finalmente ad aggiudicarsi la sua prima, agognata stelletta, suggello di un'annata in cui anche gli ultimi due presidenti privi di tituli hanno messo una coppa in bacheca. Dopo le delusioni accumulate nelle stagioni precedenti, Fabbra ha saputo condurre un'asta lucida e meno fantasiosa del solito. Ha puntato su delle certezze (Cavani) che non hanno deluso le attese, confermando lo splendido girone di andata. Ma il vero uomo-chiave del suo campionato è stato capitan Totti, praticamente nullo all'andata e protagonista di un inaspettato risveglio in primavera. I gol del Pupone hanno permesso ai Lerners di sopperire ai vuoti di altri elementi che invece hanno un po' deluso le aspettative o dato meno di quanto ci si aspettasse da loro (Miccoli, Maxi Lopez, Pastore). I tre portieri sono stati alternati con grande maestria, ecco un altro dei segreti dell'ottimo campionato da allenatore di Mr Fabbra. Da segnalare le sorprese Lodi e Nagatomo, i soliti benedetti golletti di Bovo dalla difesa e il grande finale di campionato di Giaccherini. Insomma, una stelletta meritata, anche se non ricorderemo i Lerners negli annali delle super-squadre della nostra lega. Voto: 8,5

Noguri Heroes. All'indomani dell'asta, alzi la mano chi non pronosticava un titulo facile per i Noguris, che obiettivamente si erano dotati di una rosa di primissimo livello. Alla fine del campionato, Fab si ritrova con un secondo posto che lascia l'amaro in bocca, anche se conferma il trend positivo di un fanta-presidente che ultimamente si è tolto parecchie soddisfazioni. Il testa a testa con compare Fabbra è andato avanti fino all'ultimo respiro, e i 5 punti di distacco la dicono lunga sull'equilibrio nel duo di testa. La sconfitta è sostanzialmente dovuta a un periodo di appannamento nel quale è piombata la squadra, circa a metà del campionato. Un periodo caratterizzato da scarsa condizione delle pedine-chiave, ma soprattutto dalla scarsissima lucidità dell'allenatore, che troppe volte ha sbagliato formazione. I tre portieri non sono stati all'altezza di quelli dei Lerners, in difesa si è segnato troppo poco e quei pochi gol sono rimasti in panchina. A centrocampo, a fronte delle certezze Hernanes e Jimenez (gran campionato per il cileno, pupillo di Fab), altri (Diamanti, Menez) hanno molto deluso e altri ancora (Boateng, Palladino, Ambrosini) hanno patito infortuni. Gli attaccanti hanno fatto complessivamente il loro dovere, e proprio qui l'abbondanza si è troppo spesso rivelata un'arma a doppio taglio. Voto: 7,5

Chapeau!. Il voto per la squadra di Filus è abbastanza scontato. E' una media tra il 5 della prima parte e il 9 della seconda. Perchè la compagine derelitta, che per paracula ammissione del presidente stesso ambiva solo a chiudere con dignità, ha chiuso al terzo posto e portandosi a casa la soddisfazione del top score. In fase d'asta, la delusione già serpeggiava per le scelte sbagliate e la rosa al di sotto delle aspettative di un presidente solitamente preparato e ambizioso. E infatti nella prima parte non ci sono state sorprese, nel senso che il gruppo si è assestato abbastanza stabilmente in ultima posizione, con pochi guizzi d'orgoglio. Poi, evidentemente, alcune componenti hanno dato la scossa: la rivoluzione (solita) nel mercato di riparazione, una strigliata alla squadra e alcuni senatori che hanno tirato fuori le palle. Hamsik e Pazzini hanno ricominciato a segnare, Robinho ha ripreso a ballare la samba, Amauri si è ricordato di essere un attaccante e anche la fiducia al pupillo Pozzi è stata ripagata. Felice anche la scelta di puntare su Doni, rinvigorito (come Totti) da Montella. E preziosissimi alcuni difensori, come il goleador Silvestre e la sorpresona Armero, autentico maratoneta e assist-man. Così è stato possibile assistere al mezzo miracolo, con una rincorsa degna del miglior Pantani, quando staccava tutti nella salita finale. Con quello che aveva a disposizione, Filus ha ottenuto il massimo. Chapeau! Voto: 7.

Leerd Hammers. Il terzo posto conquistato è un passo avanti rispetto agli ultimi, deludenti, gironi. Ma quel cannibale che sapeva ammazzare i campionati con squadroni come Giambekistan o Koyote Kid non alberga più tra noi. Diciamolo, Espo si è ammosciato. Si ricordano pochi squilli da parte di una squadra che non è mai crollata, ma che non è mai nemmeno seriamente riuscita a impensierire il duo di testa. Quindi, a conti fatti, e conoscendo il pollo, questa terza piazza (per giunta in condivisione) non può far felice il presidente. Sarebbe facile attribuire gran parte delle colpe a Ibra, strepitoso all'andata e spesso assente nel girone di ritorno. E in effetti è così: i soldi spesi non sono stati ben ripagati. E tra gli altri attaccanti, altri hanno ampiamente deluso: dov'è finito il killer Gilardino? E il cobra Pellissier? E poi troppe volte non è stata concessa fiducia al geniale Zarate, autore di un ottimo finale di campionato. Sarebbe bastato poco, forse... A centrocampo si è distinto Palacio, attaccante aggiunto, così come Inler e, in parte, Olivera. Non pervenuto Sneijder, ancora in vacanza post-mondiale, deleterio De Rossi e sottotono Montolivo, stanco di Firenze. Il miglior difensore del mondo (Thiago Silva) non ha fatto la differenza perchè spesso la squadra giocava col 3-4-3. Si poteva osare di più, forse. Ma il coraggio non si compra al mercato. Voto: 6

The Hooligans. La grande soddisfazione per la prima stelletta conquistata all'andata poteva far prevedere un campionato sottotono per Braun. Così è stato, e ciò che più sorprende è che un mister a volte confusionario, ma sempre combattivo e pronto a far saltare il banco, non abbia saputo dare la scossa alla squadra. Sono mancati anche gli ormai mitici alti e bassi delle compagini braunesche. Anzi, il clamoroso basso c'è stato con la "conquista" del flop score, con un punteggio ridicolmente basso. Nel complesso, la squadra ha vivacchiato tra terzo e quarto posto, con una puntata a impensierire Fab, una fiammella che si è spenta dopo un paio di settimane. E dire che questa è stata la squadra del capocannoniere, quel Di Natale autore di due annate straordinarie. Intorno a lui, però, sono fioccate le scommesse clamorosamente fallite (Okaka, Macheda, Kozak), le delusioni (Borriello, Floccari in parte) e gli infortuni (Pinilla). Il centrocampo era ben assortito e ha spesso portato i gol che sono mancati in attacco (Totò a parte). Azzeccato, in difesa, l'acquisto di Barzagli, ma anche qui di gol se ne sono visti pochi. Per il prossimo anno, a mister Braun non chiediamo la luna. Vogliamo solo che torni a combattere, a sparigliare le carte, a mettere in piedi una squadra pazza. Vogliamo che giochi con il cuore, quello che è mancato da quando si è riempito la pancia. Voto: 5,5

Celta de Victoria. Nomen omen. Avevo detto che avrebbe portato sfiga, e così è stato. Ormai sta diventando una maledizione, ma se Luca non fa attenzione anche a questi piccoli ma significativi particolari, anche gli dei del fantacalcio possono rivoltarglisi contro. L'approdo in zona punti manca ormai dalla stagione 2008/2009, secoli fa. L'astinenza sta innervosendo il presidente, costretto ogni anno a mettere mano al portafogli manco fosse Al Mansour. Anche in questo girone, un mix maledetto di errori e sfortuna ha prodotto il patatrac. Milito era in realtà Virdis (ma dopo l'andata un po' lo si sapeva), Vucinic ha sbagliato gol che avrebbe segnato anche il peggior Fabbra a calcetto, Nené è sparito (letteralmente), Crespo e Toni sono stati impegnati in un torneo di tresette per anziani. La stella della squadra, quel Sanchez conteso da mezzo mondo, ha fatto il suo prima di infortunarsi, così come Giovinco e Cossu. L'evanescente Krasic si è rivelato una scommessa persa. In difesa, Nesta e Balzaretti non sono bastati e in porta l'unico portiere buono (Handanovic) non poteva certo giocarle tutte. In più, nella fase calda del campionato, le giornate finali, Luca si è ritrovato con una morìa generale (sfortuna). Però secondo le ultimissime notizie, Paolone Paoloni sarebbe stato visto aggirarsi nello spogliatoio e versare del lassativo nelle borracce del Celta. Questo spiegherebbe tante cose. Nomen omen. Sarà per la prossima volta. Voto: 4,5.

Jun 3, 2011

ALTRO CHE JULIO CESAR, DA OGGI SOLO PAOLONI!


Questo è sicuramente il MAN OF THE YEAR 2011, un genio, il portiere più sottovalutato nella storia, l'uomo che è riuscito ad avvelenare i suoi compagni di squadra per farli perdere, l'uomo che ha detto TRANQUILLI, IL MIO GANCIO è DE ROSSI (che manco giocò per quel GENOA ROMA), l'uomo che fece scommettere un sacco di grana per quel INTER LECCE 3-0 sicuuuuuro (fini 1-0), l'uomo che in una partita si fece togliere la palla dalle mani per farsi fare un gol da pirla (in realtà fu geniale!), protestò e si beccò una caterva di giornate di squalifica...insomma IN PAROLE POVERE è IL MIO NUOVO EROE...anzi a proposito, PAOLONE PAOLONI mi ha contattato via cellulare per comunicarmi che il prossimo fantacalcio lo vincerà sicuro FILO e posso giocarmi la casa perchè la vincita è garantita, A RITIRARE LA SCOMMESSA CI PENSA UN CERTO SIGNORI...! SNAI ARRIVOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!!!