IL PUNTO. giornata 8

Nella giornata in cui si è registrato il record negativo di reti segnate in campionato, anche la nostra lega non ha certo brillato per spettacolarità. Sono stati appena 6 i gol effettivamente realizzati (dai giocatori schierati cioè) con un conseguente abbassamento dei punteggi. A fare la voce grossa sono però sempre i Toki on Fire di mister Fab, giunti alla sesta vittoria consecutiva dopo le due sconfitte iniziali. Forse il numerologo Filus ci potrà dire se si tratta di un record nella nostra lega, in ogni caso la forza dei Toki è ormai una realtà. Grazie ai gol di Miccoli e Marchionni ed alla solita difesa rocciosa arrivano vittoria settimanale e netto successo nello scontro al vertice con Filus. Un successo ottenuto senza la stella della squadra, quel Pato che spero possa rientrare presto. La buona notizia arriva però dal ritorno in campo di Cassano, che ha un'altra giornata per convincere il tecnico a non cederlo nella sessione di mercato. La partitissima del giorno è stata quindi decisa soprattutto dai voti di squadra, che hanno premiato i Toki e lasciato l'amaro in bocca ai Los Ingegneros, nonostante i gol di Diego e del solito straordinario Pazzo. Urge però ritoccare la difesa, che non può fondarsi sul solo Samuel. In ogni caso, i campioni in squadra ci sono e proprio la squadra di Filus resta la più accreditata anti-Toki nella lotta al vertice. Arriva un brusco ed inaspettato stop per l'ex primatista Braun ed i suoi Vogels. Solo 3 sufficienze in squadra, Pandev non pervenuto e un calo generale che allontana la squadra dalla vetta. C'è tempo per risalire ma ora Braun deve iniziare a guardarsi le spalle dal ritorno di Orlando, distante 14 punti. Non me la sento nemmeno di dare addosso a Braun per il mancato sfruttamento di Grosso, in gol pur partendo dalla panchina. Il basso punteggio dei Vogels permette ai sempre più derelitti Marrazzozzoni di ottenere una vittoria con 62,5 e se non è record ci siamo quasi. Il neoacquisto Vucinic non punge, i voti sono complessivamente insufficienti, Canini paga un'espulsione inventata e il portierone Frey tradisce, ma la zampata dell'azzurro Cossu regala il successo nella sfida a Espo. Poco però, ahimè, cambia in classifica generale, dove la situazione addirittura peggiora e a questo punto siamo tutti curiosi di vedere l'annunciata rivoluzione nella sessione di mercato. Ma dalle voci che filtrano nell'ambiente Marrazzozzone, si comincia a respirare mesta aria di rassegnazione. Speriamo non sia effettivamente così. Anche perchè la lotta per il cucchiaio di legno si fa straordinariamente interessante dopo la vittoria della Defensa FC nello scontro con l'Orlandia. Ora solo un misero punto divide Espo e Fabbra e dalla Spagna arrivano segnali di vita. Niente di eccezionale, intendiamoci, ma il talismano Toni, in attesa dei gol, almeno comincia a portare fortuna. Perchè azzoppa Del Piero e permette a Floccari di regalare punti al suo allenatore. Finalmente arriva anche l'agognato modificatore grazie ad un portiere finalmente sicuro e agli ottimi Balzaretti e Chiellini. Resta una clamorosa falla a centrocampo, un reparto non all'altezza e sicuramente da rivoluzionare. Continua, intanto, il campionato ahimè anonimo dell'Orlandia che ancora una volta non affonda ma non convince, confermando quel quarto posto che occupa da molto tempo. L'analisi fatta dallo stesso presidente è corretta: la squadra è in forma, i voti sono buoni ma quello che doveva essere il migliore attacco del campionato ha finora nettamente deluso. E visto che siamo quasi a metà girone, non può più essere considerato un caso o mera sfortuna. Tornare in zona podio è possibile ma a patto di darsi una svegliata.