Feb 27, 2012

IL PUNTO (QUELLO VERO!) - GIORNATA 6

A grande richiesta (e vista la parzialità di alcuni punti farlocchi) ritorna il punto originale, anche se purtroppo temo che sarà una bella eccezione.
La sesta giornata è stata dominata da The Radicals, che attraversano un ottimo periodo di forma anche senza il supporto dei migliori attaccanti, infortunati (Gila) o in dubbio fino all'ultimo (Matri). Il reparto che dà più soffisfazioni all'ex migliore allenatore della lega è senza dubbio il centrocampo, che gode di un Nocerino inesauribile (siamo a 8 centri in campionato) e di alcune splendide intuizioni di mercato, come Barrientos, Ibarbo (che potrebbe segnare di più) e il redivivo Hernanes. Quest'ultima giornata ha però evidenziato anche un'ottima solidità difensiva, che ha portato al bonus decisivo, ottenuto grazie al gol di un altro giocatore ormai affermato, Dusan Basta. E pazienza se il mister non si è mostrato molto lucido nel fare la formazione, preferendo sia Pandev che il fantasma di Mutu a Matri. Il voto altissimo di Robinho è però una bella iniezione di fiducia, in attesa del rientro del Gila. E' stata importantissima la vittoria settimanale, che consente a Filus di agganciare il treno delle prime, lasciando a distanza di sicurezza le due pericolanti. Il sornione Fab continua a divertirsi e smentisce i soloni che ne hanno recentemente criticato la rosa. Situazione più unica che rara nella storia della FA, tutti e 6 gli attaccanti sono andati in gol, chi una volta, che due (Palacio), chi tre (Denis). L'imbarazzo della sciolta nel fare la formazione ha portato mister Fab e l'ormai immancabile assistente Giulia a commettere un imperdonabile errore di formazione, lasciando in panchina el Tanque, autore di recente di prestazioni sottotono. A ben vedere, questo errore è costato la vittoria settimanale, e non è la prima volta. Urge più lucidità insomma. Le tante assenze a centrocampo sono state tamponate della buone prestazioni di portiere e difesa, esaltata da un Danilo ormai insostituibile. Fab può così godersi il ritorno in vetta e la quinta vittoria su sei sfide, quasi un'Inter al contrario. Con la certezza di poter essere tra i protagonisti anche in questa Clausura. La sfida al vertice, quella che doveva essere il Milan-Juve de noantri, offre uno spettacolo indecoroso in quanto a mediocrità. Scarletico e Hattricks, sull'onda di un inedito gemellaggio, puntano a non farsi troppo male e nella sagra delle nefandezze la spunta Luca, nonostante le 4 pappine prese da Viviano (ma il portiere di riserva non avrebbe fatto meglio). Non è la prima volta che Luca patisce in porta, e questo alla lunga potrebbe rivelarsi un problema. La rosa migliore del Clausura mostra qualche segnale di appannamento, anche se vincere una sfida al vertice giocando così male è comunque un'iniezione di fiducia. Complessivamente, i voti si allineano sulla sufficienza, ma a centrocampo i golletti latitano da un po' e gli attaccanti, a parte Miccoli e Cavani, non sembrano più quelli dell'andata (Giovinco), degli altri anni (Pato) o dei tempi che furono (Amauri, bella scommessa ma ancora a secco). Insomma, la squadra c'è ma bisogna cambiare marcia. Perde la sfida ma acquista forse fiducia Braun, i cui The Thaigers continuano però per il momento a somigliare più a innocui gattini che a ruggenti felini. La competizione con lo scatenato Filus era improponibile, ma, aspettando il ritorno di Ibra e il risveglio di Jovetic, le buone notizie arrivano dalle seconde linee: Lavezzi ha finalmente cominciato a segnare e potrebbe diventare un giocatore veramente determinante, e i giovani Destro e Floro Flores segnano, fanno assist e divertono. A centrocampo c'è gente tosta, anche se forse NAINGGOLAN (non NAINGOLLAN) tornerà a mordere le caviglie quando il suo mister scriverà il nome in modo corretto. La buona rosa a disposizione di Braun induce a credere che il suo team potrebbe anche rivelarsi la mina vagante del campionato e non fare la squallida fine della squadra precedente. Sono ben lungi dall’essere una mina vagante i Busgat di mister Espo, in evidente crisi di gioco e di identità. Sembra un facile parallelismo, ma la situazione somiglia molto da vicino a quella dell’amata Inter, sul cui zoccolo duro il mister aveva spavaldamente costruito la squadra in fase di asta. I frequenti errori di formazione, poi, accentuano la confusione del nostro novello Ranieri e innervosiscono uno spogliatoio sull’orlo della spaccatura. Si mormora, infatti, di contrasti accesi tra il gruppo degli interisti e il cosiddetto “clan dei Di”, capeggiato da Di Vaio e Di Michele. L’età media molto alta della squadra certamente non aiuta, e questa volta non è possibile nemmeno contare sul talismano Giacomazzi, clamorosamente escluso nell’asta iniziale. La paura è quella di ripetere la terribile esperienza dei Marrazzozzoni, costata molto a Espo in termini di credibilità e coronarie. Chiudiamo con il tonfo di mister spocchia Fabbra, punito dalla sua supponenza e dalla fonti non molto affidabili alle quali si rivolge al momento di fare la formazione. Così, in porta va Gillet e non Buffon, che para anche palloni che hanno varcato la linea e soprattutto è abilissimo nello straparlare. La difesa “de fero” si rivela “de buro” e soprattutto, in attacco, fuori il capocannoniere Di Natale per fare spazio alla premiata ditta Pellissier-Osvaldo, otto punti in due, roba da far rimpiangere perfino l’Airone! Così arrivano la perdita del primato e il nuovo flop score, abbastanza difficile da battere. Anche perché sarà difficile liberarsi di Pellissier, in rotta col tecnico e platealmente proposto come pedina di scambio.

10 comments:

fab said...

mi scuso per il layout approssimativo ma blogspot mi ha dato problemi!

Fabbra said...

e gia Fab hai detto bene....in attacco hai proprio "L'imbarazzo della sciolta" auhauahuahuahuahau!

Cmq in effetti hai ragione e le voci sui dissidi interni tra mister e Pellissier sono confermate anche da Sky. Vedremo come finirá la vincenda. Intanto, per evitare inutili polemiche, una cosa é certa: Il Buon Sergione salterá la prossima ma solo per squalifica.

filus said...

Insomma fab ce la mette a tutti in culo sia come contenuti che come forma. Sono in disaccordo solo sulla mia presunta solidità difensiva, visto che a parte uno sporadico 7,5 più 4 punti di Basta, i voti sono sempre pietosi ed impietosi.
E comunque distrattamente non avevo fatto caso ad una bestemmia di giornata: cioè, febbra aveva lasciato fuori Di Natale???? cioè sono cose che non si possono sentire... altro che orculon: questo flop score è MERITATISSIMO!!!

fab said...

Sarà stato l'influsso di OrCulon, visto che ci giocava contro! hehe

Ah, grazie per la ciucciata, Filus. Ho gradito molto!

filus said...

di niente, 50 euro please!

braun said...

comunque Fab elargisce iniezioni in fiducia a destra e a manca

Lc said...

Ma anche pompini a destra e a manca..

filus said...

ah siiiiiiiii

Fabbra said...

Genio di un Filus devo morire ora se Di Natale non era dato per possibile convocato e sicuro panchinare sabato entro le 18.
Secondo te metto 2 punte (mai fatto) e tengo il mio bomber in panca per piacere? Mah!

filus said...

mea culpa non lo sapevo. Ma è anche vero che da un febbra di un fabbra ci si può aspettare di tutto...