Nov 13, 2010

IL PUNTO. giornata 11

E' un punto sui generis questo, che stretto tra due giornate così ravvicinate si inserisce tra le formazioni appena postate. Ma non potevo non scriverlo, dopo aver ricevuto i rinfrancanti complimenti del collega-rivale Braun davanti ad un'ottima birretta. La dedica, quindi, è per il presidente dei Clubbers, che nonostante la sua apparenza da bruto, rivela di possedere un cuore pulsante e colmo di buoni sentimenti.

Il turno infrasettimanale della FA regala tantissime sorprese e rende ancora più incerta la lettura di questo appassionante girone. Visti i punteggi, possiamo dire che la giornata appena trascorsa sia stata quella più equilibrata in assoluto, con differenze minime tra le compagini. Le distanze in classifica si vanno accorciando e, a 8 giornate dalla fine, tutti possono ancora ottenere tutto. Sono bastati 72 punti all'Olympique Fanghiglia per aggiudicarsi la vittoria settimanale, ma questa volta come non mai la fortuna ha assistito il buon Filus, stranamente distratto al momento di fare la formazione. Gilardino si accomoda in panca, ma l'assenza inspiegabile di Pozzi gli permette di entrare e segnare. Ibra è stato l'acquisto più caro del mercato, e sappiamo che razza di campione sia. Bastano un gol ed un assist per presentarsi nel modo giusto, pur avendo dormicchiato per tre quarti di partita. E poi c'è la gemma di Diamanti, che per uno strano gioco di parole, affonda i Diamonds. Il gol del talento toscano è da antologia, e presto arriverà anche la convocazione in Nazionale. Il malus in difesa non è decisivo, anche se è un segnale preoccupante, visto che quasi tutta la difesa ha ceduto di schianto. Poco importa, però: il primato è rafforzato e ora le altre sono a distanza di sicurezza. Hanno poco da ridere i Diamonds, che raccolgono un misero punto e perdono in un sol colpo 2 posizioni in classifica. Le scelte scellerate del mister fanno sì che le reti di Virdis-Milito e del buon vecchio Parolo rimangano in panchina, a vantaggio di un Pastore irriconoscibile e di uno spaurito Nenè. A questo punto si può parlare di mini-crisi per la (ex?) corazzata di questa FA. Gli uomini in rosa, però, sulla carta fanno davvero paura e i rientri di Sneijder e Hernanes potranno essere decisivi. La pressione su Luca, a secco da troppo tempo, si fa sentire, e in spogliatoio si tradisce un certo nervosismo. Sono in un momento positivo, invece, i Kimchies, che vincono la sfida con Braun e guadagnano 2 posizioni in classifica, portandosi al secondo posto. Ma il successo è amarissimo, perchè ancora una volta la stella Pato si fa male e dà praticamente l'addio ai suoi, così come qualche giorno fa era capitato con Samuel. Di certo, Fab non è fortunato e se vuole avere qualche chance deve aggrapparsi alle sue intuizioni di mercato, e a un Totti finora deludente. Il Papero, prima di lasciare, firma un gol importantissimo, e gli altri fanno il loro dovere, prendendo quasi tutti la sufficienza. Il terzo posto ad un punto e mezzo da Filus e a mezzo punto da Fabbra fa mordere le mani a mister Fab, che sa quanto ogni singolo punto possa essere decisivo alla fine. Periodo-no per i Clubbers, battuti nettamente in sfida, dopo averne vinte tante. La tanto sospirata svolta tarda ad arrivare e stavolta nemmeno San Eto'o può salvare la baracca. Troppi uomini stanno dando poco: Hamsik, Vargas, Matri, Di Natale. Buone notizie arrivano dalla difesa, con super-Chiello e Zaccardo-assist. La classifica corta tiene lì Braun nonostante il quinto posto provvisorio, ma attenzione a giocare troppo a lungo con il fuoco. Ride, anche se in silenzio stampa, il sornione Fabbra, che ambisce a diventare mister-rimonta. Sembrava spacciato dopo un dei soliti inizi al rallentatore, ma il filotto positivo e l'abbonamento agli 11 punti settimanali l'hanno fatto rientrare in gioco alla grande. Anche se stavolta deve ringraziare la buona stella: il forfait di Vucinic spiana la strada al gol decisivo di Maxi Lopez, tenuto in panca. Seedorf torna a fare il professore, la difesa tiene benissimo, ma la scommessa-Denis continua ad essere una grande delusione. Meglio sicuramente puntare su Caracciolo, incredibilmente in forma in questo periodo, contro ogni pronostico. Occhio a Fabbra, comunque. Esce un po' ridimensionato dalla sfida Espo, che perde a causa dei voti non eccellenti ma riscopre l'asso Lavezzi, in un momento straordinario da quando Filus ne ha tessuto le lodi. Elementi di sicuro affidamento come Thiago Silva, Cossu e capitan Zanetti deludono, ma la terza posizione è ancora lì ben salda e la squadra appare comunque solida e concentrata. Un'ultima osservazione: complimenti a tutti i presidenti per un campionato finora davvero appassionante!

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