Sep 11, 2010

SCIOPERO DELLA SERIE A

All'inizio questa notizia sembrava tutta una stronzata! Invece mi sbagliavo, ieri l'AIC (Ass. Italiana Calciatori) ha deciso di scioperare durante la 5° Giornata di Serie A, ovvero il 25 e 25 Settembre!
Come fanno i calciatori delle serie A a scioperare?
Persone che sono viziate, con contratti milionari, e coccolate da tutti?!

Ecco gli 8 punti della discordia tra la Lega e l'Aic :
CONTRATTO
Per la Lega deve essere flessibile, con i soldi in gran parte legati ai risultati. L'Aic accetta la parte variabile solo per il 50%
ESCLUSIVA
Per la Lega il calciatore deve fare soltanto il calciatore. Per l'Aic deve restare libero di decidere cosa fare fuori orario calcio.
COMPORTAMENTO
La Lega chiede codici ferrei di condotta ed etica anche fuori dal campo. L'Aic è per mantenere libertà assoluta nel tempo libero.
CURE
Le società chiedono che dipendano esclusivamente da specialisti di fiducia del club, i giocatori vogliono restare liberi di scelta facendo pagare al club.
SANZIONI
Automatiche per i club in caso di mancanze classiche, l'Aic vuole restino di volta in volta decise dal colleggio arbitrale.
ARBITRI
La Lega vuole riformare il collegio arbitrale con un presidente esterno al calcio. L'Aic insiste per non toccarlo, con presidente sorteggiato tra quelli designati da Lega e Aic.
PREPARAZIONE
Per la Lega il tecnico deve avere la possibilità di decidere di far allenare anche in più gruppi, l'Aic è per mantenere il gruppo unico.
RIFIUTI
La Lega chiede che un giocatore non possa rifiutare il trasferimento ad un club di stessa qualità e con soldi garantiti. Se rifiuta, risoluzione del contratto ma pagamento del 50% dell'emolumento e libertà di firmare con chi vuole. L'Aic è reintroduzione del vincolo.


Ho sentito dire che i calciatori di serie A vogliono proteggere i loro colleghi delle serie inferiori..ma penso che sia solo una copertura per pensare ai loro interessi.
Cosa ne pensate? Mi piacerebbe sapere un vostro parere.

7 comments:

fab said...

Tendenzialmente penso che tutti i lavoratori siano da rispettare, anche gli strapagati calciatori. Quindi credo sia sbagliato rifiutarsi di pensare che anche loro possano scioperare. Ricordiamoci che fare il calciatore è un lavoro a tutti gli effetti, anche se più divertente e meno stressante di molti altri.

Sui singoli punti, è difficile esprimere un parere. Come in tutte le contrattazioni, si cerca di portare acqua al proprio mulino. Bisognerebbe saperne di più!

filus said...

Sono d'accordo con fab, perché il lavoro è qualcosa da rispettare, e di conseguenza anche lo sciopero, visto che chi lo fa sente di dovere migliorare le proprie condizioni di lavoro. Sui singoli punti è vero che ci sarebbe da saperne di più, ma in generale credo sia giusto che un lavoratore chieda più diritti alla società per cui lavora, perché in quanto persona, non merita di essere trattato come un oggetto.

Comunque quello che dice luca ha un fondo di verità, nel senso che a me dà molto fastidio che i calciatori riescano a pensare solo al proprio interesse personale, nonostante non tanto i milioni che guadagnano, ma la fama enorme di cui godono. Mi sarei aspettato dai calciatori della Nazionale una mobilitazione per portare il lutto al braccio (non credo lo avessero), oppure per chiedere un minuto di silenzio (che non c'è stato) in memoria del sindaco Vassallo ammazzato dalla camorra, ma come al solito questo atto di sensibilità non c'è stato.
E non credo ci sarà qualcosa del genere per la giornata imminente di campionato.

Quando si pensa ai propri diritti, è facile protestare, soprattutto quando si gode di posizione sociale di assoluto provilegio, ma quando si pensa a tutto ciò che di schifoso regna nel mondo e in Italia, i calciatori, le cui dichiarazioni e atti hanno un'enorme risonanza, non fanno nulla.
Per questo io continuo a reputarli, nonostante l'apparenza di lottatori di classe, persone senza alcuna sensibilità né rispetto né interesse per tutto ciò che esula dal loro piccolo e viziato mondo.
Quanti scioperi potrebbe fare il calcio per cose ben più ignobili??? Potrebbe suscitare reazioni importanti, ma non lo fa.
Ne dovrebbe fare milioni di scioperi, ve lo dico io.

fab said...

Se facessero milioni di scioperi, come dici tu, allora anche noi potremmo chiudere baracca, perchè non si giocherebbe più!!
Attenzione ad affidare tutte le aspettative sui calciatori. E' vero che sono un esempio, che hanno una grandissima cassa di risonanza ecc. ma se la camorra uccide o il terremoto fa crollare le case fatte di sabbia la colpa non è dei calciatori. Sono altre le persone da incolpare, filus!

filus said...

Fab nessuno parla di colpe. E' ovvio che la colpa non è dei calciatori. Dico solo che pare evidente a tutti che non dimostrano alcuna sensibilità per tutto ciò che non riguarda il loro piccolo mondo, e paradossalmente la causa per cui scioperano, nonostante sia nobile perché il lavoro è una cosa sacra, mette ancora più in luce questa contraddizione, ovvero che si tratta di persone che potrebbero sfruttare l'enorme potere mediatico che hanno per porre al centro dell'attenzione generale l'urgenza di certi problemi nazionali, ma non lo fanno. Non dico mica che se lo facessero sarebbero i salvatori del mondo. Però dimostrerebbero di sicuro meno menefreghismo per tutto ciò che circonda il loro guscio ovattato.

Lc said...

Il discorso si sta allargando verso discorsi più importanti e seri. Mi trovo d'accordo verso filo per qnt riguarda il ruolo del calciatore, come personaggio pubblico e anche come idolo da seguire. Dovrebbero dare il buon esempio dimostrando, al massimo anche scioperando, su situazioni più grandi dei loro privileggi e condizioni.

Lo sciopero, è un diritto per tutti i lavoratori, ma i calciatori (quelli di serie A) oltre ad avere le stesse condizioni di un lavoratore normale, hanno dei privileggi extra lusso.

Non si può intedere il calciatore come un semplice lavoratore. A parte gli ingaggi stratosferici e la fama a livello nazionale, e a volte mondiale, vivono in nella bambagia..

filus said...

Infatti è sicuramente contradditorio uno sciopero dei ricchi, perché da sempre le condizioni lavorative che si vogliono migliorare con gli scioperi corrispondono a quelle economiche, e da che mondo è mondo si sciopera per ottenere migliori salari in rapporto alle condizioni di lavoro.
Ora, le condizioni di lavoro dei calciatori non sono a loro gradite, ma di sicuro non possono lamentarsi di quelle economiche. Direi che lo sciopero è un loro sacrosanto diritto, ma sicuramente stride con la situazione generale che c'è in Italia, dove ci sono un sacco di scioperi, e tutti fatti dai deboli della società, vedi i precari della scuola che per ora a Palermo manifestano un giorno sì e l'altro pure.

Però di sicuro chiunque faccia un lavoro, quindi anche il calciatore, o anche l'imprenditore stesso che fa le fortune o le sfortune sia del calciatore che dell'operaio, è appunto un lavoratore, quindi il diritto di scioperare sarebbe legittimo anche per Berlusconi, volendo.

Ma di sicuro tutto ciò è molto fastidioso per chi avrebbe davvero più motivi per manifestare (vedi la disperazione) specie se portato avanti da persone che potrebbero usare il palcoscenico, lo ribadisco, per ben più nobili motivi.

fab said...

Però consideriamo una cosa: i calciatori non sono solo i (relativamente pochi) fortunati della serie a. Ci sono anche quelli delle serie inferiori (b e lega pro) che prendono pochissimo. Quindi se è veramente fatto anche per questi, avrebbe dei motivi validi.
Se allarghiamo il discorso alla società, alla crisi ecc. allora tutto si fa più complicato e possiamo essere d'accordo sul fatto che c'è gente che sta molto peggio, nulla da dire! Qui parlavamo dello sciopero dei calciatori.